L’anziano agli occhi dei giovani

ilenia

Oggi gli anziani, sembra quasi che siano diventati un peso per la società. L’anziano che ha finito di lavorare e sta godendo la sua pensione, viene emarginato dalla collettività, perché lo considera un buono a nulla, che passa il suo tempo a vagabondare nelle piazze davanti ai bar.

Perciò quello che per lui doveva essere un meritato riposo, si trasforma in sofferenza e solitudine; difatti se ci soffermiamo ad analizzare la situazione attuale, ci rendiamo conto, che presso alcuni popoli, la vecchiaia è molto valorizzata, presso altri invece, è del tutto sottovalutata, proprio perché abbiamo una mentalità che pone al primo posto la produttività dell’uomo giovane, dimenticandoci che gli anziani non fanno altro che aiutarci ad affrontare problemi attuali con più saggezza e tranquillità, perché proprio loro hanno sopportato terribili periodi rendendoli esperti, maturi e buoni; dunque escluderli significherebbe rifiutare il passato perché gli anziani ricordano colori, sapori e odori di un’epoca che non tornerà più, e che nemmeno la nostra immaginazione più fantasiosa sarebbe in grado di riprodurre quelle sensazioni. Ciò non avviene per chi ha una famiglia, infatti gli anziani possono godere dell’affetto dei propri cari. Comunque ci sono diversi aspetti della famiglia; in particolare, per la cura dei loro nipoti, infatti sono accettati, ma quando i bambini crescono e non si ha più bisogno della loro presenza, troppo spesso diventano un peso. È possibile sfruttare una persona, e poi, quando non serve più metterla da parte, come se fosse un oggetto inutilizzabile? Infatti l’anziano, se non è in grado di vivere da solo, anche per problemi di salute, se non ha l’affetto e la cura da parte della sua famiglia, è costretto ad avere dei badanti, o peggio andare in un ospizio. Anche i giovani ormai avvertono un senso di solitudine, quindi a maggior ragione si dovrebbero capire i sentimenti che prova un anziano, che si trova sul punto di terminare la sua esistenza, quindi più si altri, necessita d’affetto. In conclusione occorre riconoscere la dignità della persona anziana, garantendogli sia il diritto di partecipare in maniera attiva alla vita sociale, sia tutelando, e dov’è il caso prevenendo alle sue condizioni di non auto-sufficienza.
ILENIA FARANDA III A

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