FEDE E RAGIONE: INSIEME È MEGLIO

images
La scienza non può che essere considerata la base di tutte le scoperte che fino ad ora sono state fatte. Infatti essa è la conoscenza, lo studio della vita e per questo è fondamentale fare una distinzione con la religione.
Nel corso dei secoli tuttavia, la Chiesa ha influenzato la ricerca scientifica, facendo sì che il processo di ricerca venisse rallentato e di conseguenza il progresso bloccato. Il caso forse più significativo ed esemplare è quello di Galileo Galilei (1) e la sua condanna. Il grande studioso fu accusato di dare fede ed insegnare la teoria di Niccolò Copernico (2), il quale rovesciò la teoria geocentrica di Aristotele (3) negando che il Sole, come tutti gli altri astri, girasse intorno alla Terra e affermò l’esatto contrario.

Il fatto che Copernico non venne additato fin da subito dalla Chiesa è dovuto, probabilmente, al modo con cui egli espose tali tesi, come appunto pensò lo studioso Osiander il quale sostenne che le teorie contenute nel De Revolutionibus non siano «descrizioni vere della realtà, ma solo strumenti validi per calcolare i movimenti dei corpi celesti » (4), ovvero delle mere ipotesi senza alcun fondamento; di conseguenza la Chiesa non si allarmò subito per dei pensieri astratti e l’accusa si fece attendere, cosa che non accadde con Galilei. Quest’ultimo non ebbe tolleranza da parte delle gerarchie ecclesiastiche per dei motivi politici, vale a dire che la Chiesa tra il 1500 e il 1600 dovette affrontare il problema delle eresie, dunque Galilei rappresentava una minaccia non di poco conto, poiché mise in dubbio la veridicità delle Sacre Scritture, come si può appurare nella lettera che scrisse a Benedetto Castelli (5), tanto che lo studioso, non solo abbracciò la tesi di Copernico, ma aggiunse altre correzioni al sistema aristotelico-tolemaico, buttando giù i pilastri del sapere scientifico su cui la Chiesa si era sorretta per secoli. Galileo Galilei rappresentò una vera a propria rivoluzione, dal momento che affermò un concetto che dopo di allora iniziò a maturare e a prendere forma, con un processo, ovviamente, graduale nelle menti dei popoli, egli, infatti, sostenne che la Bibbia è stata scritta su ispirazione divina per un fine soprannaturale, e non per rivelare verità riguardanti il mondo fisico(6); ha, pertanto, posto una distinzione tra religione e fede.
Il rapporto tra queste due è come il rapporto tra anima e corpo, l’anima senza corpo è solo potenza, il corpo senza anima è atto, ma senza potenza non può essere, perciò è necessaria la cooperazione di entrambi affinché un essere vivente possa essere tale. Tanto è vero che Papa Giovanni Paolo II dichiarò «la distinzione tra i due campi del sapere non deve essere intesa come un’opposizione. I settori non sono del tutto estranei l’uno all’altro, ma hanno punti di incontro. Le metodologie proprie di ciascuno permettono di mettere in evidenza aspetti diversi della realtà» (7).
L’accettazione di questa distinzione a cosa ha portato?
È evidente l’influenza che la ricerca scientifica ha sulla vita, ma quanto incide?
La Chiesa, ormai, non è determinante, il suo posto l’ha preso il potere temporale, lo Stato. Risulta, infatti, che la scienza sia sempre più a servizio di chi governa i vari Paesi. Esempio di ciò è la bomba atomica, tanto è vero che inizialmente erano proprio gli scienziati ad incitare i governatori a sostenere le loro ricerche, ma, una volta giunti al risultato finale, furono terrorizzati dalle conseguenze, perciò tentarono di dissuadere i potenti affinché questi non utilizzassero mai tale arma, come ci testimonia Hobsbawm (8). Ancora una volta l’uomo ha abusato delle proprie conoscenze per autodistruggersi, ed è proprio questo il danno più grande, il difetto più spaventoso della scienza. Lo stesso Galilei ammise di «aver tradito la propria professione» poiché mise la propria mente a disposizione dei potenti (9). Ma d’altronde qualsiasi scienziato sente la necessità di veder realizzato praticamente il proprio studio, di raccogliere i frutti della propria ricerca, tanto è vero che Fermi disse che la bomba atomica «è un bello esperimento» (10).
Il cattivo uso della scienza fa regredire di qualche secolo la società: da un lato gli uomini che disprezzano la ricerca, ritenendola nociva, dall’altro lato uomini che vivono per la ricerca. Bisogna trovare un equilibrio tra le due parti, e per far ciò si deve educare il popolo ad un buon uso delle proprie capacità e delle conoscenze che hanno permesso all’uomo di raggiungere traguardi prima impensabili. Bisogna essere curiosi e consapevoli che ci sono cose che ci sfuggono perché non si conoscono ancora e non è corretto chiudere le porte della propria mente per paura delle conseguenze. Ma cosa più importante è utilizzare le scoperte per migliorare il mondo in cui si vive e non per portarlo alla rovina. A onor di ciò, la scienziata Rita Levi Montalcini ritiene che sia giusto che gli scienziati partecipino alle decisioni politiche (11), ma è anche vero che ogni disciplina è a sé ed è opportuno fare una distinzione per non cadere nell’errore, dunque l’approccio più giusto è la collaborazione tra Stato e scienza e tra scienza e fede.

Alessandra Anzalone IV A

(1) Galileo Galilei fisico (Pisa, 15 febbraio 1564 – Arcetri, 8 gennaio 1642)
(2) Niccolò Copernico astronomo (Torun, 19 febbraio 1473 – Frombork, 24 maggio 1543)
(3) Aristotele filosofo greco. Elaborò la dottrina secondo cui tutti gli astri celesti e il Sole ruotassero attorno alla Terra
(4) Prefazione del De Revolutionibus (Copernico) scritta da Osiander, ma non firmata da lui ed inserita nel libro senza il permesso di Copernico
(5) Lettera a Benedetto Castelli, padre benedettino suo allievo (1613), considerata una lettera copernicana
(6) Lettere Copernicane, Galileo Galilei
(7) Giovanni Paolo II, Discorso alla Pontificia Accademia delle Scienze, 31 ottobre 1992
(8) E. Hobsbawm, Il secolo breve, trad. it. Milano 1995
(9) B. Brecht, Vita di Galileo, Torino 1961
(10) W. Heisenberg, La tradizione nella scienza, trad. it. Milano 1982
(11) R. Levi Montalcini, dal Discorso tenuto il 13 febbraio 2001 nella sala della biblioteca di Montecitorio

Precedente RINCORRERE IL TEMPO CHE FUGGE Successivo CONFLITTO TRA FEDE CRISTIANA E SCIENZA!