L’uomo nuovo: l’eroe romantico

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Nonostante la continuità con alcuni aspetti dell’epoca illuministica, è possibile trovare nel romanticismo nuovi atteggiamenti spirituali: l’uso dei sentimenti rispetto alla ragione (fortemente valorizzata nell’illuminismo); vi è una valorizzazione della soggettività, gli autori lasciano agire l’immaginazione, la fantasia e le passioni. La poesia vista come espressione dei propri sentimenti e ideali ed è qualcosa di divino, l’autore da voce alle sue inquietudini e insoddisfazioni. Il ricordo ha un’importanza fondamentale nella poesia.

Il ricordo è importante poiché permette all’autore di fantasticare soprattutto durante l’adolescenza, come dice lo stesso Leopardi nello Zibaldone «La sensazione presente non deriva immediatamente dalle cose, non è un’immaginazione degli oggetti, ma dall’immaginazione fanciullesca; una ricordanza, una ripetizione, una ripercussione o riflesso dell’immagine antica. In maniera che, se non fossimo stati fanciulli, tali quali siamo ora, saremmo privi della massima parte di quelle poche sensazioni infinite che ci restano, giacché non le proviamo se non rispetto e in virtù della fanciullezza». Ritroviamo una visione tragica della vita, l’uomo si sente straniero, solo ed è sempre in fuga alla ricerca dell’infinito. Chateaubriand François de nella sua opera René, parla delle continue insoddisfazioni dell’uomo, alla ricerca di un’identità introvabile, viaggia ma nulla riesce a sollevarlo, il mondo non gli ha insegnato nulla, si sente isolato, disgustato sempre più dagli uomini ed egli aspira al suicidio. Avviene una rivalutazione dell’arte e della religione, considerate in grado di cogliere aspetti infiniti della realtà. Gli artisti scelgono di esprimere liberamente le proprie emozioni, esaltando le sensazioni dell’uomo nella convinzione che la bellezza fosse quella interiore. Per ultimo vi è un’attenzione alla storia, che viene considerata degna di essere compresa e studiata in ogni sua epoca, perché verrà vista come un mezzo di accrescimento e maturità, superando le teorie illuministiche. «è come se fossi nella quarta dimensione e qualcuno mi ha chiesto di descriverlo verbalmente e questo è ciò che riguarda la quarta dimensione, non ci sono parole, simboli, immagini, solo energia pura, reale e vibrazioni, e se pensassi quanto è crudele questo mondo, probabilmente dopo un po’ mi suiciderei, e se spendessi la mia energia pensando a tutte queste cose, sicuramente non avrei più forza di creare musica ». John Frusciante

Ilenia Faranda V A

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