La vita monastica: inferno o paradiso

images-1
Quando si dice che l’emancipazione femminile fu un processo molto lungo e difficile da ottenere è vero. Non che oggi sia stata davvero ottenuta in tutti i luoghi, ma tornando indietro nel tempo, precisamente al Medioevo, si può parlare di emancipazione femminile? A dominare al tempo era la legge del Maggiorasco, allora vigente in tutta Europa, che stabiliva che il patrimonio, alla morte del padre, non si dovesse dividere tra i vari figli ma dovesse passare tutto in eredità al primogenito. Gli altri figli erano costretti a mantenersi con le proprie forze attraverso o la carriera militare o quella ecclesiastica

. Ovviamente per i figli maschi esistevano maggiori possibilità di scelte: potevano ad esempio mettersi al servizio del primogenito oppure intraprendere il mestiere delle armi. Per le donne invece non c’era alcuna scelta, l’unica strada erano i voti. Anche il matrimonio era delle volte escluso, in quanto la dote da portare all’ altare era maggiore rispetto a quella da versare al convento. La letteratura non rimase indifferente dinanzi a questa situazione, fu questo un tema ampliamente trattato in Italia. Si pensi alla monaca di Monza, Gertrude, uno dei personaggi più importanti del romanzo manzoniano “I Promessi Sposi” esempio più drammatico di questa condizione. Gertrude è costretta a prendere i voti attraverso una pressione psicologica costante iniziata in tenera età. Infatti da bambina i suoi regalini consistevano in piccoli santini o anche piccole bamboline vestite da suora. Per lei questa strada appariva come l’unica possibile poiché è l’unica che riesce ad immaginare. Troppo tardi ormai viene a conoscenza di ciò che l’è stato tolto, finisce con l’innamorarsi di Egidio. Di questa condizione purtroppo se ne parla anche nella “Storia di una capinera” di Verga. La protagonista di questo capolavoro è Maria, una ragazza di 19 anni, rimasta orfana di madre, fu rinchiusa all’età di 7 anni in un convento a Catania. Anche in una Francia, prossima alla rivoluzione, l’argomento fu molto trattato. Un esempio fu quello dell’opera “La Religieuse” di Diderot. Suzanne viene costretta dai suoi genitori, terminato il periodo di noviziato, a prendere i voti. Per motivi economici fu rinchiusa in convento, in realtà fu rinchiusa poiché fu scoperta essere figlia illegittima. Purtroppo ancora oggi però la donna non viene considerata al pari dell’uomo e quindi, quando lo sarà realmente?

Maira Di Fazio V A

Precedente Le donne e la vita monastica Successivo Storie di eroine del velo nella letteratura italiana