“Dai legami magici ed eterni agli aridi rapporti opportunistici. Viaggio nel mondo dell’amicizia”

mariachiara“Contandoli ad uno ad uno non sono certo parecchi, sono come i denti in bocca a certi vecchi, ma
proprio perché sono pochi sono buoni fino in fondo e sempre pronti a masticare il mondo.”1
Rapporto complesso, dalle mille sfaccettature, “croce e delizia”, ma indubbiamente leitmotiv della
vita di ogni uomo , l’amicizia è un’intesa sublime e magica tra le persone che dà forza e una visione
diversa e speciale del mondo. Ma riflettendoci bene è sempre così? Quante volte si pensa di avere
finalmente accanto la propria “persona2”e ci si ritrova alla fine con le lacrime e il cuore spezzato,
consapevoli di aver vissuto una bugia, di essere stati marionette nelle mani di qualcuno che si
credeva fosse la propria roccia ?
Dal momento in cui si viene a contatto con altri individui, sin da bambini, c’è la necessità di
aggregarci, di stare in compagnia perché l’uomo non è fatto per stare solo3. Con il tempo si creano
legami differenti e si riescono a distinguere tipi diversi di “amicizia”.
E’ difficile spiegare come abbia origine la vera amicizia, a volte nasce proprio tra persone
apparentemente così diverse, eppure attratte, legate da una segreta corrispondenza di amorosi sensi,
come nel libro “Due di Due” di Andrea De Carlo4. I due individui nel tempo, in modo quasi
inspiegabile, da estranei entrano in simbiosi, si trasformano in due corpi e un solo spirito. Le parole
non servono ,basta uno sguardo per comprendersi. “Il mio Leopardi,le tue teologie:«Esiste Dio?» Le
risate più pazze, le sbornie più assurde,le mie fantasie, le mie avventure…”5Si trascorre insieme ogni
momento, anche il peggiore perché l’amico vero è sempre presente, sostiene e conforta quando il
mondo sembra crollare addosso ,ci si sente soli, arrabbiati, senza direzione. Riesce a dare sollievo
alle preoccupazioni e inquietudini, facendo mettere da parte ogni pensiero negativo. Si crea quindi
un rapporto fraterno, in cui l’uno darebbe anche la vita per l’altro ,come testimonia lo scrittore Fred
Uhlmann nel romanzo “L’amico ritrovato” affermando che “ non solo sarei stato pronto a morire
per un amico, ma l’avrei fatto quasi con gioia”6 L’essenza di questo misterioso e magico legame è
costituita da fiducia, lealtà, abnegazione, ideali di un’amicizia romantica che oggi purtroppo è
sempre più raro e allo stesso tempo prezioso.
Infatti alla base dei moderni rapporti interpersonali si trovano non più valori ma disvalori, gli stessi
che stanno portando giorno dopo giorno il mondo alla rovina: opportunismo, ipocrisia, invidia,
gelosia.Si mira ad ampliare le proprie cerchie di conoscenti per aver benefici e vantaggi , senza
coltivare gli aspetti essenziali e intimi di un’amicizia, sviluppando semplicemente rapporti aridi,
superficiali, “amicizie d’apparato,pura esteriorità, che valgono qualcosa per il lustro del mondo, ma
per la domestica intimità sono sterili7.”Ormai la maggior parte degli uomini sono uniti da vincoli di
convenienza, a volte non si rendono nemmeno conto della banalità delle loro relazioni e
sopprimono il bisogno di un rapporto serio, autentico e sano,pur di proteggere e curare i propri
interessi. L’invidia , la gelosia, le passioni insane umane non sono tenute a freno e l’uomo tradisce,
deride e umilia le persone che più lo amano, che si sono aperte con lui ,che credevano di potersi
fidare e di aver finalmente trovato il vero amico.
Questa tendenza alla superficialità è inoltre attualmente alimentata da un’innovazione che ha
cambiato totalmente il mondo,(in positivo e contemporaneamente in negativo): il social networking
e in particolare Facebook. La nuova generazione è la principale vittima di questo nemico silenzioso
e apparentemente innocuo. Le amicizie si sono ridotte a numeri, i ragazzi spasimano per
raggiungere i fatidici “1000 ”, “aggiungono amici” pur non conoscendo realmente, perché
l’importante non è il tipo di relazione, ma il numero di contatti e sentirsi popolari, apprezzati.Il
dialogo si trasforma in battute8, in un limite di 250 caratteri gelidi. Non si ha la minima idea di chi
si celi dietro lo schermo di una macchina che usura l’anima dell’uomo moderno e crea dipendenza.
In realtà ,però, si è incoscientemente soli, fragili e angosciati.“ E’ tutto virtuale non lo sai, non c’è
vita intorno a noi. Oltre lo schermo non sarai più di un’altra immagine. Dimmi si può parlare se sei
soltanto un video? Anche se non puoi annusarmi e ridere, Abbracciami”, un urlo pieno di speranza
nel cambiamento che incita a smuoversi, a staccarsi dagli schermi e a ritornare ad un contatto
diretto, sano è quello di una giovane band catanese, i Bidiel, nel brano “Abbracciami”9. Tutto ciò è
possibile, anzi proprio quei ragazzi che credono nel cambiamento, nella possibilità di avere dei
legami autentici e diretti si impegnano a non far estinguere la vera amicizia, valore per loro
fondamentale. Non bisogna scoraggiarsi, cedere alla moda della vacuità e dell’opportunismo, ma al
contrario è necessario impegnarsi per riuscire a creare e mantenere vere amicizie basate sui grandi
principi dell’essere umano e nel pieno rispetto degli altri.
E forse proprio in questa lotta per la sopravvivenza di un tipo di relazione umana così preziosa,
affascinante e complessa l’uomo potrebbe almeno arginare in parte la decadenza che caratterizza il
secolo corrente.
1 “Gli amici” Francesco Guccini
2 Dalla serie televisiva americana “Grey’s Anatomy” , termine usato dalla protagonista per indicare la sua migliore
amica.
3 “Non credo che le persone siano fatte per stare da sole” (Scrubs)
4 Einaudi,Torino 1989
5 Francesco Guccini “Canzone per Piero” dall’album “Stanze di Vita quotidiana” (1974)
6 F:Uhlmann, “L’amico ritrovato” (1971) , trad. it. Di M.G. Castagnone , Feltrinelli, Milano 1986
7 Marco Tullio Cicerone, Lettere ad Attico, 1-5, a cura di S. Rizzo, A. Mondadori, Milano 1991
8 M.L. Rodotà, L’amicizia svuotata nell’era di Facebook. Meno tempo assieme e affinità, più dialoghi tra quasi
sconosciuti, in “Corriere della Sera”, 27 dicembre 2009
9 “Abbracciami” dei Bidiel, testo e musica di Mattia Madonia,dall’album Cento luci , 2012, On the road music

MariaChiara Cannata

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